Project Description

AGNESE MORGANTI

 Army of Girl

Army of Girls

Agnese Morganti, 2017 – 2018

Questo progetto è nato nell’Aprile del 2017, in un paesino della provincia toscana dove mi trovavo per un assegnato. Improvvisamente, la banda cittadina con un gruppo di majorettes al seguito è diventata la protagonista della festa cittadina che stavo fotografando e tutto il pubblico di visitatori si è riunito intorno al gruppo di ragazze in stivali bianchi e giacche di velluto rosso, con bottoni e alamari dorati. E’ cominciato così il mio viaggio alla scoperta del mondo delle majorettes italiane.

In Italia, i gruppi majorettes nascono per accompagnare le bande musicali a partire dalla fine degli anni Sessanta ed ancora oggi è questa la forma più tradizionale in cui si esibiscono. E’ un mondo nato e cresciuto ha nelle piccole e piccolissime città e nelle loro scuole di musica. In questa costellazione di provincia, sparsa in territori bellissimi e spesso lontani dai grandi centri urbani, la musica è il vero cuore pulsante della comunità, dove non si suona soltanto uno strumento, ma intorno alla musica ci si incontra e si costruisce la vita di tutti i giorni. Al di là della facciata nazionalpopolare però, le majorettes sono anche una generazione di bambine e ragazze di oggi, cresciute in universo tutto al femminile.

“C’è un momento in cui devi decidere: o sei la principessa che aspetta di essere salvata o sei la guerriera che si salva da sola” scrive Teresa, 17 anni, sul suo profilo Facebook, come commento ad una sua foto con l’uniforme da majorette. Le sue compagne e la sua famiglia mettono like, commentano, la supportano e a loro si aggiungono gli abitanti di Scafati, una piccola città nella provincia di Salerno dove Teresa vive, studia e si esibisce con le Sailors Majorettes. Per molte di loro, essere una majorette è un nuovo modo di sentirsi belle, forti, ammirate, rispettate. Lontane dall’ossessione di perfezione delle cheerleaders americane, sempre più bambine e ragazze della provincia italiana diventano majorettes: un percorso che le accompagna dai cinque ai venticinque anni e spesso anche oltre, fatto di disciplina e di allenamento, di amiche che diventano sorelle, di make up molto, molto resistente (“se è testato dalle majorettes stai tranquilla che tiene” mi ha detto una di loro durante una parata) edi standard di bellezza spesso non allineati agli ideali mainstream.

Da qualche anno a questa parte però essere una majorette non significa soltanto accompagnare i musicisti con il bastone o i pom pom. Infatti, quello delle majorettes in Italia è diventato un vero e proprio sport fatto anche di competizione: i gruppi majorettes nascono autonomi e non collegati ad una banda, per scopi prettamente agonistici. Le ragazze gareggiano in gruppo, in coppia o singolarmente le une contro le altre in veri e propri campionati nazionali ed internazionali, organizzati da grandi federazioni europee e mondiali (su tutte, Majorette-Sport World Federation) alle quali fanno capo le associazioni sparse sul territorio italiano. In preparazione alle gare i gruppi majorette si allenano con impegno, sfidandosi alla creazione della coreografia più spettacolare corredata da outfit ad hoc: costumi fantasiosi e scintillanti, ma pur sempre attenti ai disciplinari delle diverse federazioni, che impongono precisi dettami di stile e portamento. I costumi vistosi e scintillanti si ripetono per tutta la squadra e vengono confezionati tradizionalmente in casa, anche se sempre più frequentemente sono invece disegnati e prodotti da artigiani altamente specializzati, in collaborazione diretta con le squadre ed i loro coreografi e trainer. Un lavoro tenuto ovviamente top secret fino al giorno della gara.

E sono proprio le associazioni che lavorano alla promozione del patrimonio bandistico italiano, prima fra tutte ANBIMA, Associazione Nazionale delle Bande Italiane Autonome, in partnership con Majorette-Sport World Federation, a riunire, coordinare ed animare l’universo majorette italiano. ANBIMA riunisce un grande numero di bande musicali e gruppi majorettes in tutta Italia e organizza campionati, raduni, stage specifici e percorsi di formazione per diventare trainer ufficiali riconosciute da MWF. Una passione quindi che per alcune di loro diventa una vera e propria professione.

Ho iniziato questo lavoro circa un anno fa seguendo inizialmente una suggestione visiva. Le majorettes si definiscono guerriere, soldatesse. La mia migliore amica che mi conosce da oltre vent’anni dice che sto fotografando la cosa più simile a Sailor Moon che potessi trovare intorno a me, e probabilmente ha ragione. Per che cosa si combatte armate di stivali bianchi e pom pom? Possono la danza, la disciplina, la creatività e l’amicizia tra ragazze renderci tutte un po’ più forti? Osservandole nel backstage di infinite parate e allenamenti mi sono chiesta come il pubblico di oggi possa percepire il loro mondo, e il mondo delle ragazze millennial di oggi, alla ricerca di un nuovo ruolo e di nuovi spazi sempre in lotta tra tradizione e modernità. Io ruoli e spazio li sto ancora cercando. Loro forse, un nuovo ruolo ed un piccolo angolo tutto per sé, immerso nella bellezza dell’Italia minore, l’hanno già conquistato.

BIOGRAFIA

Agnese Morganti (Prato, 1985) è una fotografa freelance attiva nelcampo della fotografia documentaria e creativa. Agnese vive e lavora tra l’Italia e l’Inghilterra. A Prato vive e lavora nella Chinatown pratese, dove da dieci anni porta avanti un progetto di documentazione della vita di questo particolare quartiere, caratterizzato da una forte presenza cinese. Dopo gli studi di fotografia documentaria, entra nel team delmagazine italo-cinese ITS China grazie al quale instaura un contatto diretto con la comunità cinese di Prato. Questa esperienza segnal’inizio di un impegno di documentazione fotografica a lungo terminedal quale nasceranno i reportage Made in Italy e Chinese Lookbook. Dal 2012 al 2015 affianca alla pratica di fotografa professionista quelladell’insegnamento presso la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze,dove è docente di Fotografia Digitale e Laboratorio di Fotografia II, seguendo da vicino i progetti fotografici personali degli studenti ecurando tesi di laurea e progetti editoriali. Sempre in questi anni sioccupa inoltre di fotografia creativa, collaborando con importantiaziende e studi di comunicazione in Italia e seguendo progetti difotografia corporate e comunicazione artistica. Nel 2014 Agnese viene selezionata tra i dieci partecipanti di FRESH! Young Italian Photography, masterclass dedicata a progetti sull’Italiacontemporanea, nel corso del quale viene finalizzato il reportageMade in Italy dedicato alle seconde generazioni cinesi in Italia. Nel2015 Made in Italy viene selezionato tra i finalisti del Premio Pesaresi e del Circuito Portfolio Italia. Nel 2016 Agnese è nuovamente finalistaal Premio Pesaresi, con Chinatown Lookbook. A partire dal 2015 si interessa di storytelling multimediale e sviluppa i progetti WAVES e Chinatown Lookbook pubblicati poi sulla piattaforma Slideluck Editorial e su YET Magazine. Nel 2016 nasce Cantuccina, inizialmente un Facebook blog e un account Instagram dedicati alla moda interpretata e vissuta dai giovani cinesi, ed in seguito diventato una piattaforma dove instaurare un dialogo visivo tra le due comunità cinese ed italiana, raccontando sottoforma di istantanee street photography il complesso paesaggio culturale di questo angolo della città. Il progetto è tutt’ora in corso: Agnese sta lavorando alla realizzazione di photobook antologico dedicato alla presenza cinese a Prato, la cui pubblicazione è prevista nel 2019. Nel 2017 lavora sul tema della comunità e del femminile con un progetto dedicato alle majorettes italiane, Army of Girls. Il progetto vince il Visual Storytelling Grant promosso da FotoRoom ed Anzenberger Gallery (2017) e riceve una borsa di studio grazie alla quale Agnese frequenta la Anzenberger Masterclass 2017/2018 a Vienna ed espone il lavoro presso Anzenberger Gallery nel Giugno 2018. Army of Girls viene pubblicato da testate italiane ed internazionali quali El Paìs e D di Repubblica ed è rappresentato da Contrasto in Italia e da Anzenberger Agency in Europa e nel mondo.

Agnese affianca all’attività artistica quella di fotografia creativa lavorando per aziende e commissioni private in Italia e in Europa.