Project Description
Esiste un vuoto dentro l’anima che spazza via ogni suono fino a diventare un silenzio assordante.
Il confronto con le altre persone porta frustrazione e disagio interiore. Esiste un posto caldo dentro l’essere umano che è la propria intimità.
La solitudine non è determinata dalla mancanza di compagnia ma è uno stato emotivo a prescindere.
Un uomo nudo davanti allo specchio è l’immagine del momento intimo in cui non ci si vergogna più di nulla.
Tutti i sensi sono concentrati in quello spazio fatto di corpo e modo esterno. È in quell’instante che si può sentire il rumore del silenzio. È in quel
momento che la coscienza può ammettere quello che la società non tollera.
Il soliloquio nel quale non ci sono segreti, non ci sono maschere. Tutto è permesso perché è custodito dalla propria consapevolezza.
La sessualità maschile esce allo scoperto nella sua forma più naturale senza etica e senza regole culturali.
La nudità è l’assenza di barriere. Tutto permea e tutto sprigionato in quella bolla di confidenza con il proprio io. Un buco nero nell’universo.
Un moto continuo e silenzioso che viene dimenticato nel momento in cui s’interagisce con altri individui.
La fotografa Nicoletta Deva Tortone ha rubato degli scatti in bianco e nero senza messa a fuoco. Foto scattate come dietro la porta per
profanare il tormento di un uomo solo con sé stesso. Un soggetto senza volto. Un viso deformato come “L’urlo” di Munch .
Lui come tanti altri. Uno, cento, mille. Non è quantificabile, è umanamente replicabile in ogni persona.
Forse la solitudine dell’uomo moderno è il frutto avvelenato del progresso. Una sofferenza ma anche il piacere di estraniarsi dal resto
del mondo. La psicanalisi studia una cura a questo male mentre l’arte trae ispirazione dall’esasperazione della sensibilità.